Rettifica ennesima.

Dal giorno in cui mi presentai inizialmente in Procura ho impiegato la maggior parte del mio tempo e dei miei sforzi nell’affrontare il “mare magnum” di imprecisioni, negligenze e falsità varie mediatiche. Apprendo in data 21 novembre dal Corriere della Sera che io avrei dato mandato al mio legale Maria Calisse di inoltrare richiesta presso la Procura della Repubblica al fine di ottenere degli esami testimoniali, tra cui alcuni confronti con Sua Eminenza il Cardinale Audrys Backis, Mons. Pierluigi Celata ed in ultimo l’uomo politico Musa Serdar Celebi. Tutto ciò non corrisponde al vero. Tra l’altro ho esclusivamente dichiarato in Procura che le azioni della mia parte, all’epoca dei noti fatti, erano tese a favorire la linea politica dei suddetti ecclesiastici, senza che questi ne fossero assolutamente a conoscenza. Per quanto riguarda il signor Celebi, non ho mai dichiarato di averlo ospitato presso la mia abitazione né tantomeno di avergli offerto una presunta logistica nel quadro dell’organizzazione del cosiddetto attentato al Papa.

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